Vivere i motori a idrogeno

Negli anni ‘60 del secolo scorso, l’ingegnere inglese Francis Bacon intuì i vantaggi delle celle combustibili rispetto alle batterie nel trasporto a lungo raggio e sviluppò il primo veicolo che le utilizzava come propulsori, un trattore. La tecnologia a idrogeno è stata studiata ancora intensamente fino alla fine degli anni ‘90 e nel 21° secolo sono stati introdotti sul mercato i primi veicoli da strada di serie.

Autore Duri Bernet

Noi svizzeri siamo sempre in movimento: nella vita quotidiana, nei viaggi di lavoro e in vacanza. Per farlo siamo liberi di scegliere come spostarci senza limiti apparenti. Questa grande libertà consente alle persone di adattare il loro stile di vita mobile secondo le proprie esigenze. Così, negli ultimi 200 anni circa sono stati messi a nostra disposizione dei mezzi a dir poco geniali, come il treno, l’automobile o l’autobus, che hanno ampliato i nostri orizzonti nel vero senso della parola. E già oggi questi stessi mezzi possono funzionare anche a idrogeno. Questa forma di propulsione ecologica, priva di emissioni dannose, ci permetterà di spostarci liberamente come oggi anche in futuro.

Un’esposizione innovativa

Con l’isola tematica «Powerfuel» di Avenergy Suisse e dell’EMPA/LPMR nel Padiglione del trasporto stradale, per la prima volta viene dedicato uno spazio espositivo alla tematica della mobilità a idrogeno in Svizzera. Entrambi questi partner rivestono un’importanza fondamentale per la mobilità in diversi settori: i membri dell’Associazione degli importatori svizzeri di carburanti e combustibili mettono a disposizione le materie per muovere il nostro paese, mentre l’LPMR (istituto di ricerca interdisciplinare del dipartimento dell’ETH per la scienza dei materiali e la tecnologia, EMPA in tedesco) concentra le sue ricerche su vari tipi di combustibili sostenibili e tecnologie futuribili nell’ingegneria stradale e dei ponti.

Fare il pieno d’idrogeno

I visitatori possono avventurarsi nel futuro dei carburanti e provare un simulatore che consente di fare rifornimento su una Hyundai NEXO Fuel Cell, auto a celle a combustibile già prodotta in serie. La Hyundai NEXO è un’automobile totalmente elettrica con propulsione a idrogeno.

Giochi e divertimento per i bambini

Nella sabbionaia da 4 x 6 metri, i bambini possono imparare divertendosi a rifornire un veicolo a scelta (camion o auto) con idrogeno ecologico. Qui gli verrà richiesto di utilizzare un piede per separare il maggior numero possibile di molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno. Una volta che il veicolo avrà fatto il pieno, appariranno delle animazioni divertenti, ma ci vorrà un certo impegno!

Come funziona un’auto a celle a combustibile

La reazione chimica tra idrogeno e ossigeno nella cella a combustibile genera energia, che viene accumulata temporaneamente in una batteria e utilizzata per spingere un motore elettrico. La tensione della cella a combustibile viene adattata tramite un trasformatore di tensione in corrente continua. Oltre a energia e calore, la cella a combustibile emette solamente acqua.

Ma da dove vengono idrogeno e ossigeno?

L’idrogeno viene prodotto tramite una reazione chimica, la cosiddetta elettrolisi. Grazie all’apporto di energia da fonti preferibilmente pulite (acqua, vento, sole), le molecole d’acqua vengono scomposte in idrogeno (H2) e ossigeno (O2). Questo idrogeno viene conservato e trasportato alle stazioni di servizio H2, dove il serbatoio del veicolo viene riempito quasi allo stesso modo che con benzina o diesel. L’ossigeno invece viene liberato nell’aria.

Maggiori informazioni

I visitatori che desiderano ottenere maggiori informazioni sul tema della mobilità a idrogeno e della sicurezza dei rifornimenti le troveranno nell’esposizione del Padiglione del trasporto stradale, che consentirà loro anche di viaggiare nel tempo. Quali sono ad esempio le differenze tra una vecchia colonnina (1940 circa) e una moderna stazione di servizio per idrogeno?