Personen sitzen in Lehnstühlen im Verkehrshaus Planetarium und schauen das Weltall an, das in der Kuppel projiziert wird.
100 anni di planetari

I moderni planetari, come quello del Museo Svizzero dei Trasporti, non sono più solo teatri stellari.

Nel 1923, il primo proiettore per planetario sviluppato in quell'occasione fu sperimentato a Jena, in Germania, nei locali dell'azienda Zeiss. Infine, nel 1925, fu presentato al pubblico presso il Deutsches Museum di Monaco. Il mondo dei planetari celebrerà questo anniversario tra il 2023 e il 2025. Ma lo sviluppo non è finito lì. Oggi i moderni planetari, come quello del Museo Svizzero dei Trasporti, non sono più solo teatri stellari, ma anche luoghi per eventi e concerti.

La "Sfera", il planetario più grande del mondo, con una gigantesca cupola di oltre 100 metri di diametro e 23.000 posti a sedere, è stato inaugurato a Las Vegas lo scorso autunno in occasione del suo 100° anniversario. Il Verkehrshaus Planetarium dispone di 246 posti a sedere nella cupola di 18 metri. Las Vegas descrive il luogo come una sala per eventi e concerti dall'atmosfera unica. L'uso dei planetari come sedi di eventi e concerti non è una novità. Da molti anni si tengono concerti dal vivo sotto la cupola del Museo Svizzero dei Trasporti in questo ambiente unico, come nel gennaio 2023, quando i KUNZ hanno entusiasmato il pubblico con dieci spettacoli da tutto esaurito. Questi spettacoli sono stati concettualmente e contenutisticamente dotati di immagini adeguate e autoprodotte sulla cupola del planetario e non hanno nulla da invidiare ai mega-eventi di Las Vegas. Anche il noto musicista per bambini Andrew Bond è un ospite regolare del Planetario di Lucerna e lo sarà anche nel gennaio 2024 con il suo programma "Schternefeischter", sempre con contenuti video e immagini coordinati e appositamente prodotti sulla cupola. Il resto del programma serale del Planetario del Museo Svizzero dei Trasporti comprende anche spettacoli audiovisivi di grande impatto, come "FLOW - Visions of Time", "Dimensions", "Space Rhythms Time Folds" e "Pink Floyd - The Dark Side of the Moon Planetarium Experience", che trasportano il pubblico in mondi completamente diversi.

Marc Horat

"I planetari hanno subito un'impressionante evoluzione tecnologica dai loro umili inizi. I planetari come quello del Museo Svizzero dei Trasporti non hanno più molto in comune con le installazioni di un tempo, a parte la caratteristica forma a cupola. Si sono evoluti in centri multimediali immersivi che offrono un'ampia gamma di servizi e possibilità quasi infinite".

Marc Horat, Responsabile del planetario